20101006

Lo spessore di un atomo

La notizia dell'assegnazione del premio Nobel per la Fisica ad Andre Geim e Konstantin Novoselov in riconoscimento dei loro "pioneristici esperimenti sul grafene" è un po' una sorpresa, diciamolo, e forse c'è lo zampino di qualche multinazionale locale interessata allo sviluppo del "progetto grafene" in ambito telecomunicazioni e, soprattutto, sviluppo del sistema touchscreen, ma in fondo è così che gira il mondo, dai.
Spenderei una qualche parola in più sulla definizione data di "grafene" dai più, compresi gli addetti ai lavori. E' passato come una sorta di carbonio bidimensionale, per le eccezionali capacità, esplorate appunto dai ricercatori premiati, che questi fogli di carbonio (detti grafene) avrebbero nel condurre elettricità e calore, che poi alla radice sempre banale spostamento di particelle elementari è. Ma si può dire bidimensionale un foglio di carbonio avente lo spessore di un atomo? E lo si può dire soprattutto se le particolari caratteristiche di questo foglio dipendono proprio dallo spostamento di particelle molto ma molto ma molto più piccole di un atomo? Spostamento che quindi, evidentemente, non avviene solo lungo le due dimensioni principali del foglio.
Resterò nel dubbio, come quasi sempre.