Voglia di ricominciare

In questo momento, presumo, starà per atterrare in India. Ieri sera era in tv, da Fazio. Domani sera chissà, forse sarà su di un altro volo e magari ce lo ritroviamo pure all'esordio della F1, domenica, in Australia. Poi lo rivedremo a passeggio per New York, e poi al lancio di un nuovo paio di occhiali da sole a Montecarlo, o a Parigi.
Sto parlando di Lapo Elkann, per chi non l'avesse capito. Ieri sera il bravo conduttore di "Che tempo che fa" ha provato ad intervistare il giovane imprenditore (classe '77) e non è stato semplice, devo dire. Poi, per me, Lapo non è molto televisivo, con quel suo parlare strano, con dei suoni gutturali un po' prolungati che pone più o meno a metà delle sue frasi, mentre pensa in Francese e cerca il vocabolo giusto in Italiano. Per me pensa in Francese, si vede, nonostante non lo ammetta. Poi dice che l'Inglese è la lingua che preferisce, perché è più diretta, senza giri di parole. E senza giri di parole ammette di aver fatto uso di cocaina, ammette di aver sbagliato, e fa un po' tenerezza perfino a me. Dice che l'importante nella vita è aver voglia di ripartire, specie dopo un errore. Dice che anche nel lavoro conta molto, e ne era convinto anche tempo fa, quando addirittura scioperò insieme agli altri operai contro l'azienda del defunto cugino Giovannino Agnelli, quando montava ammortizzatori alla Piaggio (gli Agnelli amavano far fare un paio di mesi di stage da operaio durante l'estate ai loro rampolli, così, per tradizione più che altro, forse proprio per poterlo poi raccontare un giorno in tv), ma non credo che si accorse della trattenuta in busta paga dopo quello sciopero. Non è antipatico, in fondo. Oggi ci rappresenterà, noi Italiani, in un importante simposio. Anche noi, infatti, avremmo voglia di ricominciare.
Magari volare in India per lavoro aiuterebbe. Chissà.