20090104

Un ego in cerca di sé

Analizzando spezzoni di conversazioni, ricordando episodi, in pratica pensando a fatti accaduti, è facile imbattersi mentalmente in un tipico atteggiamento di partecipazione egotica, e quindi in un certo senso fittizia, al dialogo. Fenomeno piuttosto trasversale, direi, e non di per sé indicativo di una tipologia di personalità egocentrica. Anzi. L'idea di proiettare immediatamente, ed istintivamente, su di sé l'oggetto in discussione mi fa pensare alla voglia di condividere esperienze, al tentativo di aprirsi agli altri proprio accendendo quel riflettore che illumina un pezzo di vita propria, di cui magari non si va certo orgogliosi, nella speranza di vedere poi accendersene altri da parte di persone almeno apparentemente molto diverse, ed accorgersi di non essere stati i soli a vivere in un certo modo una certa storia.
Ritrovarsi uomini, tra uomini. Umani, tra umani.

3 commenti:

Allure ha detto...

Un commento simile è stato fatto l'altro giorno, a Firenze, fra bloggers. Un blog per non sentirsi soli davanti a certe esperienze, sentire che le nostre reazioni sono comuni ad altri, e fanno di noi esseri normali, umani. Un po' diverso è, però, quando si vuole a tutti i costi appropriarsi del riflettore. Ma questa è un'altra storia che nn c'entra col contesto. Ciao

sblogged ha detto...

Tra i blog, ma non mi riferivo solo a quel caso, accade spesso quello che ho scritto. Poi, come dici, c'è pure chi prova a rubare tutti i riflettori che si trova a portata di mano, nel tentativo di rimanere l'unico visibile e col risultato di diventare antipatico a tutti.

Allure ha detto...

Quando ho scritto quel commento avevo in mente un'altra cosa, nn mi riferivo al blog, che ha un posto marginale. Pensavo a chi ti chiede come stai, nn ascolta la tua risposta e anzi sta già pensando a come risponderti, in modo svincolato da quanto hai detto, ovviamente. C'è una signora che conosco, anche più di una veramente, che .... ti faccio un esempio. Lei 'Come stai?' Io 'Ho un po' di mal di testa' Lei 'Tu? Sapessi io.. e bla bla bla'. E se il male nn ce l'ha direttamente lei 'Tu? Sapessi mia figlia e bla bla bla'. Una volta ho fatto un esperimento che l'ha ammutolita. Le ho risposto 'Sto benissimo'. ciao