20090104

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Pensando alla storia dell'uomo sulla navicella spaziale che lo ospita come se fosse cominciata solo 1 milione di anni fa, e quindi troncandone per semplicità un bel pezzo a monte, l'ultimo secolo ne rappresenta l'aliquota indicata nel titolo.
Un secolo che è bastato, tra le altre tantissime scoperte, a dimostrare proprio che esso è solo una minuscola frazione del tempo intercorso tra la nascita della vita sulla Terra ed oggi.

PS: C'è poi chi intende per storia dell'uomo solo quella ricostruibile mediante la sua scrittura e quindi, in questo senso, il milione di anni che ho scelto ieri come numero simbolico è eccessivo. Mi sono inoltrato parecchio nella preistoria, secondo i testi che si occupano di questa materia. Poi c'è un altro fatto. Ho accennato all'inizio della vita sulla Terra per semplicità, ma, astrofisicamente parlando, c'è una elevatissima probabilità che nell'Universo la vita sia nata ancor prima che nascesse il nostro Sole, da cui poi sono nati il nostro pianeta e quelli a noi più vicini. Con grande probabilità ci sono stati, e ci sono, e ci saranno ancora piccoli pianeti come il nostro, distanti da noi molti milioni di anni luce (il più sospettato e vicino è a 20 milioni di anni luce), o magari miliardi di anni luce, sui quali si sono create, o si creeranno, le condizioni di vita, così come la intendiamo qui, e adesso. Di conseguenza la frazione con cui è intitolato questo post va intesa solo come indicativa della accelerazione, tuttora in corso, che hanno acquisito i processi di conoscenza nel corso del tempo. L'evoluzione dell'uomo è anche stata in grado di fargli comprendere come ha funzionato finora l'Universo, solo ppotendolo osservare da un granello della sua polvere cosmica. E questo a me dà l'idea delle potenzialità, per lo più ancora inespresse, del nostro cervello.