20090112

Amore, per dono

Quel giorno me lo ricordo benissimo. Cominciò alle 3 del mattino, quasi 9 anni fa, mentre il collegamento via satellite dall'altro emisfero per l'America's Cup era ancora in corso, e tu negavi di aver capito che bisognava andare in clinica, contro ogni evidenza.
Non ci fu tempo per pensare e solo poche ore dopo era gà nata Anna, e avevo già avuto il privilegio di baciarla in fronte ancora bagnata, con i suoi ricci stretti stretti, attaccati alle tempie. Quel giorno non fu necessario firmare nulla, non si dovette pronunziare nessun sì, non ci fu nessun banchetto e poche persone, solo le più intime, si sentirono felici di poter partecipare all'evento anche con la presenza, senza bisogno di essere invitate. Fu immediato comprendere che da quell'istante, e per sempre, saremmo stati entrambi legati a quel batuffolo rosa. Nessun possibile ripensamento, nessun gesto, di qualunque tipo, avrebbe più potuto intaccare quel sentimento così puro che avevamo ricevuto in dono, senza averlo poi chissà quanto meritato.
Amore, per dono.

7 commenti:

scalzasempre ha detto...

siamo i migliori, noi di gennaio. Y

sblogged ha detto...

Vero!

macchiagrigia ha detto...

anche Aprile non è male però... :)

sblogged ha detto...

Niente male. Davvero niente male.

Allure ha detto...

Anche marzo, aprile, giugno, ottobre e novembre danno buoni frutti, per tacer di settembre!

Allure ha detto...

Aggiungo qua il pensiero che m'era venuto prima, sul ruolo dei padri. D'accordo che sono esclusi dai 9 mesi dell'attesa (esclusi per modo di dire, che si sa che partecipano in modo esterno), d'accordo che l'allattamento stabilisce, anzi continua quel legame intimo fra madre e figlio, ma esiste l'imprinting a cui il padre partecipa. Ricordi gli esperimenti di Konrad Lorenz con le paperelle? Nei miei figli l'ho visto in azione ... camminano come il papà! ciao, passo e chiudo

sblogged ha detto...

Sopra, all'inizio dei commenti, si parlava dei migliori... Che poi perfino a settembre possa nascere qualcosa di buono, quello sì. Il ruolo del padre, che cerco di svolgere al meglio, nei primi anni di vita del bambino (a partire dall' istante immediatamente successivo al concepimento) resta di almeno un ordine di grandezza meno rilevante di quello della madre. Poi si può recuperare un ruolo paritario.