20080605

Laminazione spinta

Ho già detto della laminazione delle piene. Lo si ricorderà di certo. Oggi esaspero il concetto, che è una cosa spesso necessaria per capire dove può andare a finire un ragionamento se lo si spinge al massimo. Io lo faccio quasi sempre e mi trovo bene perché arrivare al fondo scala (come se fosse quella di un tachimetro da automobile) aiuta a viaggiare più sereni a velocità "di crociera", come si usa dire.
Vado al punto. Arriva nel lago la portata del suo immissario. Il lago vede crescere il suo livello e, inevitabilmente, da un certo punto in poi, comincia ad aver bisogno di scaricare l'acqua in esubero. Ragioniamo su quel "da un certo punto in poi". Se il lago fosse estremamente capiente cosa accadrebbe? Accadrebbe che si "berrebbe", bello berrebbe, tutta la piena, tutta tutta, senza versare una goccia a valle. Laminazione spinta, appunto, con portata a valle costante, non variata minimamente per quello che è accaduto nel frattempo a monte. Esiste un meccanismo idraulico capace di fare questo? Di bloccare la crescita di portata di un emissario al variare del carico idrostatico a monte? Ci sarebbe una possibilità, ma solo se l'emissario non è il classico fiume che parte dal lago, e se, almeno per un certo tratto, è deviato in una galleria che ha una sezione ristretta, regolata da una robusta valvola che, indipendentemente da quello che succede nel lago e a monte nella galleria (pressioni crescenti in linea con l'incremento di livello idrico), fa uscire sempre la stessa acqua.
Chi ha un emissario con un tratto sotterraneo? Chi ha una galleria con sezione ristretta in cui alloggia un valvolone tosto di quelli d'acciaio che resistono a tutto? Chi è capace di laminazioni così spinte? Due sono le tipologie: o è un santo o è un falsone.