20080515

Fortuna

Mi reputo una persona fortunata per tutta una serie di vicende che non sto qui a raccontare, almeno per ora. Voglio però, viceversa, soffermarmi su una particolarità che si ripete allo stesso tempo con frequenza e regolarità da quando sono nato o, per meglio dire, da ancora prima che nascessi. Proprio ieri sera, raccontando a mia madre per telefono di essermi trovato come al solito nel momento esatto in cui era necessario che io ci fossi in un certo ospedale, mi sono ritrovato ancora una volta 10-15 minuti all'ascolto di quello che accadde la famosa notte del 20 luglio 1969.
Mia madre era tra il settimo e l'ottavo mese della gravidanza che si concluse, felicissimamente, con la mia nascita un paio di mesi dopo. In realtà non ebbe, durante l'intero periodo di gestazione, particolari problemi e, come le accade tuttora, incontrò il sonno abbastanza presto quella sera, di fatto rinunciando a seguire una delle dirette televisive che ancora oggi, a quasi 40 anni di distanza, un po' tutte le persone dai 45 in su ricordano. Mio padre, insieme ad un mio cugino a cui resto legatissimo che all'epoca aveva 9 anni e trascorreva le vacanze con gli zii preferiti, restò viceversa incollato al televisorino in BN dell'epoca a sorbirsi tutta le serie di piccoli contrattempi che ritardavano a ripetizione l'ora dell'evento più atteso dell'epoca. Mia madre ancora oggi ricorda con esattezza il sussulto che sentì in grembo e che la costrinse, suo malgrado, ad alzarsi. Molto assonnata, ricordando il motivo per cui si era trovata ancora sola nel letto nonostante fosse già molto tardi, raggiunse mio padre e mio cugino. Era l'esatto istante in cui avvenne l'allunaggio.
Ecco. Diciamo che da allora a me è andata più o meno sempre così.