20080515

Fiumi

"Pensiamo ad un fiume, uno qualunque. Alla sorgente, punto più alto dell'intero percorso, l'acqua comincia a scorrere inconsapevole di dove finirà. In tutto il primo tratto, quello a più forte pendenza, l'acqua scorrerà "comandata da monte", come si dice in gergo. Ciò significa che ogni minima variazione di pendenza o di sezione disponibile dell'alveo, ogni ponticello, ogni curva inciderà profondamente sul tratto a valle e non sarà minimamente "sentita" dalla corrente a monte.
Procediamo di molti chilometri, arriviamo alla foce. Lì succede l'esatto contrario. Il fiume "sente" solo quello che ha a valle, in primo luogo il livello del mare in cui sta per mescolare le proprie acque. Se c'è una mareggiata il fiume lo sa molti e molti chilometri prima. Sembra strano, ma è proprio così. In quel tratto il livello del fiume e la velocità del suo flusso dipendono solo da quello che c'è a valle. "Comanda valle", si dice. Ed ogni curva, ogni restrigimento, ogni ponte (vicino al mare ci sono ponti e non ponticelli) non dà i suoi effetti verso valle, ma verso monte...
...Passiamo alle vite. La vita all'inizio è come il fiume alla sorgente. Nei primi anni "comanda monte". I genitori ed i parenti più prossimi prima ed ogni nuovo incontro immediatamente dopo determinano le nostre scelte. Le pendenze sono notevoli e basta poco per deviare di molto il torrentello. Dopo no. Ad un certo punto si comprende che deve "comandare valle", cioè le nostre scelte devono essere in linea con un progetto (o più progetti ) di lungo termine. L'eventuale incontro con una persona può determinare delle modifiche sostanziali al corso della propria esistenza se è finalizzato ad un obiettivo comune di lungo termine. Altrimenti no. Dispiace, ma quando comanda valle si sacrifica qualcosa in ogni singolo giorno. A volte qualcuno."

In effetti, rileggendo ora, da qualche decina di chilometri più a valle del mio fiume rispetto a quando scrissi, il tutto mi sembra più semplice ed i sacrifici a cui accennavo nel finale del testo mi sembrano una scelta come tante altre che si è chiamati ad effettuare tutti i giorni. Oggi non li avrei neanche chiamati sacrifici, ma scelte. Sì, scelte.