20110310

City, Leggo

Alla fermata della metro di Chiaiano lo aspettano come il pane davanti al forno e quando finalmente arriva ecco che ognuno cerca di arraffarne tante copie, come fossero appunto pagnotte da portare ai figli affamati a casa. E' il City. Al Vomero, viceversa, arriva prima il Leggo e viene preso in consegna nei bar, che non possono negarne una copia anche a chi non consuma, ma si affaccia per prendersi la sua quota di "free press", al massimo due copie, una per il collega che va al lavoro in macchina o per fare bella figura col capo. Considerando i modesti contenuti (cronaca nera, nazionale e locale, e poco altro) mi domando da dove provenga tutta questa voglia di sfogliare pagine, di soffermarsi sull'oroscopo. Forse deve essere che leggere qualcosa, qualunque cosa, distoglie per un po' dalle cose importanti da fare, dalle preoccupazioni in cui siamo immersi. Non so. Come sempre, anche se a volte non sembra, la critica la sto facendo solo a me, che pure faccio volentieri a meno di City e Leggo. Anch'io infatti ho le stesse esigenze e le risolvo in qualche modo. Quindi "SI', TI LEGGO".