20110316

Arginature

Il problema delle arginature mi è sempre più urgente da risolvere atteso il fatto che il tratto di fiume che meglio mi rappresenta è già da un bel po' quello che si sviluppa nella zona pianeggiante (spero ancora lunga da percorrere, intendiamoci) in cui la corrente è sicuramente già lenta, e quindi governata dagli ostacoli e dagli obiettivi di valle.
In questa zona le piene si combattono oramai solo con gli argini, e non è una bella notizia per la sostanziale passività di questo tipo di difesa. Se è vero che si possono infatti alzare argini alti alti alti (fino al soffitto, come vorrebbe la Lega con quello in sponda destra del Po) è da tener presente, molto presente, il problema delle sottopressioni che si sviluppano sotto l'argine, dove il terreno (una classica piana alluvionale) è permeabile e consente pericolose filtrazioni, crescenti al crescere del livello del fiume contenuto tra gli argini, appunto.
A volte osservo dei significativi fontanazzi al piede dei miei argini e quindi ho predisposto già tutta una serie di piezometri di tipo Casagrande, che mi stanno restituendo misure molto significative, ma ancora da elaborare ed interpretare. Posso già però dire con certezza che il rischio sifonamento è prossimo allo zero.