20110228

IK5 (Prima)

"Opera in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere in ogni tempo come principio di una legislazione universale". Ogni comportamento umano deve passare dalla dimensione empirico-individuale del fatto a quella formale-universale dell'atto. Ogni condotta personale deve essere strutturata in modo da poter risultare valida in ogni tempo e luogo umano e ciò significa, in concreto, chiedersi se le norme che ispirano il nostro agire possano elevarsi a principi di comportamento universale. Da notare che il presupposto di tale obiettivo è quello di credere realmente alla uguaglianza tra gli uomini, tra tutti gli uomini, per la presenza in ciascuno di una ragione e di una coscienza. Sembrerà strano, ma in base alle mie famigerate indagini sperimentali, siamo in molto pochi a credere davvero a questo presupposto, nonostante sia politically molto correct dire di crederci. E questa cosa mi manda leggermente in crisi perché se fossimo davvero uguali ci dovremmo credere inevitabilmente tutti. Saluti paradossali.