20101018

Le rughe

Si chiamano così, con una parola che evoca forse troppo negativamente la inevitabile scia che il trascorrere del tempo lascia sui visi. A me le rughe interessano molto, ma per altri motivi. Dalle rughe, anche quelle di persone molto giovani, riesco a capire tante cose. In particolare il mio sguardo si sofferma, quando è possibile senza creare imbarazzi nell'osservato/a, su quelle che si formano, o che stazionano anche a lungo, al centro degli occhi, in mezzo alle sopracciglia. Ce n'è di tanti tipi. C'è il solco unico, il doppio solco, c'è la tipologia più frastagliata, diciamo così, c'è il come si collegano a quelle che si formano sulla fronte, sempre se queste ultime si formano. Una parte del come si formano dipenderà sicuramente dall'anatomia di certi muscoli, ma è anche la frequenza ad avere certe espressioni, o certi atteggiamenti, o certi comportamenti, o un certo carattere a fare la differenza.
Va be', oggi non ho molto tempo perché in metro mi è successo di tutto e quindi devo accelerare, ma un'altra cosa la devo ancora dire. Mi riferisco alle rughe che si formano, praticamente solo alle donne, ai lati del naso. E anche qui non c'entra l'età perché ci sono ragazzine che anche a 20 anni fanno quelle smorfie bocca-naso che ne producono a iosa. Quando vedo quelle rughe in genere fuggo appena posso, nel senso che di sicuro la persona che le produce non mi piace. Falsità pura.