20100820

Water on life

Sempre nel tentativo di offrire utili spunti per approfondimenti che fossero ritenuti interessanti al fine di meglio preparare l'intervento in quel della splendida Venezia, direi che un passaggio lo merita anche il tentativo di alcune comunità di crearsi un piccolo bacino di accumulo della preziosissima risorsa idrica sbarrando anche un modesto torrente con l'utilizzo di materiali reperibili in genere sul posto, ben compattati, e la realizzazione di pochi manufatti in c.a. per lo scarico delle portate eventualmente esuberanti. E mi viene in mente un bellissimo villaggio turistico della Sardegna meridionale (non faccio nomi, ma solo cognomi "Il Forte Village") dove, specie in giugno, si incontrano giovani calciatori accompagnati da ancor più giovani donzelle e dove si è deciso, per l'appunto, di creare una riserva idrica affinché non vi sia MAI carenza d'acqua, che sennò come si fa con gli idromassaggi eccetera eccetera? Mi viene anche in mente la storia di un medico di Pescopagano (PZ) che decise di sbarrare il torrente Ficocchia (affluente in destra dell'Ofanto) per rendere autonoma la sua cittadina anche in termini di energia elettrica. C'è da dire che per poco, anni dopo, lo sbarramento non sifonò, ma si decise poi di ricostruirlo e ancora oggi lo guardo, talvolta, quando mi affaccio su quella splendida valle dal versante opposto, quello campano, sporgendomi da un muretto che fa da confine al piccolo cimitero dove riposano i miei avi, proprio a fianco alla tomba di famiglia. Passo e chiudo, per ora.