20100825

Ris-post

Tema 1. Il risparmio. Beati voi che risparmiate migliaia di euro all'anno! E non si tratta affatto di soldi virtuali! Immagino che rabbia che viene a chi (purtroppo ho appurato che ci sono anche lettori leggermente rabbiosi tra le mie migliaia) ne vorrebbe una manciata per tirare avanti. Il mio discorso è un altro e parte dalla considerazione che NON riesco a risparmiare, ma che mi consolo pensando a quanto ho sprecato. Non il contrario. Poi, se proprio dovessi andare a farmi un esame di coscienza (cosa che mi piace sempre fare, e la consiglio anche a chi si arrabbia per la bravura degli altri), mi accorgerei che ho sprecato molto poco, e quindi mi preoccuperei moltissimo perché avrei la conferma di essere su una border line un po' pericolosa per le persone che dipendono da me e da quanto sono o non sono capace di portare a casa. La soluzione, molto momentanea come tutte, che ho trovato è che sulle spese importanti (alimentari, abbigliamento, scuola, consumi energetici vari) non ho voce alcuna in capitolo. Ho preferito delegare il compito all'Ufficio acquisti di cui conosco, anche in senso biblico, la Dirigente. Io mi limito a "coprire" come meglio riesco i buchi che inevitabilmente si creano (ma per quanto appena detto non me ne sento molto responsabile, e questo mi conforta), anche grazie alla mia diplomazia in banca, dove mi amano quasi tutti per come li faccio campare con i miei piani di rientro (secondo me li propongono anche alle ditte in difficoltà ormai perché la finanza creativa di Tremonti a me mi fa 'na..., no, non si può scrivere).
Tema 2. Le vacanze. Passo.
Tema 3. Azioni e reazioni. Mi aggancio alla tua breve considerazione sul fatto che non bisogna farsi condizionare dagli altri, ma agire sempre autonomamente, per dire un paio di altre cosette su cui ragiono da tempo. Tutti ci diciamo "aperti al confronto", tutti conveniamo che la "crescita passa per il dialogo". Bei motti, niente da aggiungere. Il corollario sarebbe però, secondo me, che quando ci si rende conto che un altro sta dicendo una cosa giusta, quando è evidente che un mio comportamento è errato, io DEVO cambiare e potrebbe sembrare una reazione, in effetti. Il mio osservatorio personale mi dice poi che oltre una certa età, sì, proprio una certa età anagrafica, si cambia pochissimo e si peggiora moltissimo, forse proprio perché si è diventati meno condizionabili o, per fare ancora più bella figura, diciamo più coerenti. I giovani, viceversa, sono quelli che, vuoi per amore, vuoi per la necessità di trovare un lavoro, vuoi perché devono crescere un bambino, cambiano di più e che sono "costretti" a dar retta anche agli altri (superiori in grado, persona amata, suocera o cognata che ti dà una mano) e migliorano. Le mie svolte epocali (e spero anche quelle future) le devo (e spero le dovrò) a delle "reazioni", ma ne sono (e spero ne sarò) felicissimo.
Tema 4. Water, closed or opened (della serie io non schifo niente per lavoro, da bravo idraulico). Ti interessano i serbatoi domestici? Bene. In effetti molto più comodo di una vasca seminterrata è ogni contenitore metallico di quelli normalmente in commercio. A me piacciono tantissimo quelli piatti e alti, che si potrebbero accostare a una parete esterna della tua casetta, in giardino e "coprire" come più ti piace o con una specie di "controsoffittatura" messa in verticale anziché in orizzontale, o solo piazzandoci un paio di bei vasi con le piante e pittando di un bel colore il resto. Se ti bastano 1000 litri andrebbe bene un serbatoio piatto alto 3 metri, largo un paio e spesso solo 16 centimetri, per esempio. Oppure un quadratone di 2 metri per 2 spesso 25 centimetri, sì, forse è meglio e non lo devi neanche ordinare su misura. Se optassi per uno di questi serbatoi in acciaio è chiaro che il problema dell'utilizzo, o anche solo del ricambio, dell'acqua contenuta diventa di banale risoluzione perché al piede di questi serbatoi c'è sempre un rubinetto e sono fatti (sono davvero belli) per essere appoggiati sul piano di calpestio, e non interrati. Un bravo idraulico potrebbe sempre e comunque inserirli nel circuito già esistente, o tenerli "isolati" dal resto. Come uno preferisce. Il discorso che tu facevi delle damigiane, poi. Attenzione. Una cosa è l'innesco del moto e un'altra è la permanenza di quel moto. Se io metto una damigiana su un tavolo e la bottiglia da riempire più in basso, mi basterà l'innesco del moto e poi ci pensa la forza di gravità (in questo caso detto principio dei vasi comunicanti) a fare il resto. Ma se la damigiana sta a terra e io pretendo di riempire una bottiglia su un tavolo, mi sa che qualche problemino ce l'avrò. O no? Tutto ciò per dire che nell'ipotesi di vasca interrata serve una pompa, e magari anche un gruppo elettrogeno perché si suppone che possa mancare anche la luce se manca l'acqua, in uno scenario da stato di emergenza.
Tema 5. Potabilità. Mi fido solo dei potabilizzatori. L'acqua di fiume immessa in acquedotto è una realtà in tante zone d'Italia, ma solo dopo una potabilizzazione degna di questo nome. Esistono addirittura i dissalatori dell'acqua di mare (magari me ne vado a Dubai a progettarli, prendendo l'aereo insieme all'amico calciatore Cannavaro un giorno o l'altro). E' pur vero che, sempre in uno scenario di quelli che nella tua comunità studiate e che (ho avuto modo di osservare) suscitano l'ilarità nei più stolti, l'acqua di fiume io me la berrei anche dopo un filtraggio qualunque. Non certo morirei di sete con un fiume che mi scorre a fianco.
Tema 6. Saluti. Ciao F!