20100514

Causalità probabilistica

Secondo la collaudatissima e vigente teoria quantistica "la grandezza che vibra nel caso di un elettrone in moto è un campo scalare che dipende dalle 4 coordinate x,y,z,t il cui quadrato in un certo punto e ad un certo istante, moltiplicato per il volume elementare che ha per centro il punto considerato e per l'intervallo elementare di tempo che parte dall'istante considerato, rappresenta la probabilità che il corpuscolo considerato si trovi nel volume elementare e nell'intervallo di tempo elementare che compaiono nel prodotto, e viene detta ampiezza di probabilità elettronica". Nel caso di protoni si parlerà di "ampiezza di probabilità protonica", per i quark "ampiezza di probabilità del quark", e così via.
Ne deriva che, per esempio, la particella elettrone risulta diffusa in una certa zona di spazio in un certo intervallo di tempo. Ai concetti classici della Meccanica, dove si può sempre calcolare esattamente la posizione occupata da un corpo in un certo istante, si sostituiscono quelli della Meccanica quantistica, dove è fondamentale comprendere il significato di causalità probabilistica (che prende il posto della deterministica), sulla base della quale sarà possibile calcolare solo il campo scalare vibrante (e quindi la probabilità che il corpuscolo si trovi in un certo volume di spazio e in un certo intervallo di tempo) risolvendo un'equazione differenziale che porta il nome del primo che la scrisse, Erwin Rudolf Josef Alexander Schrodinger.

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