20100418

Da Qi maggiore di 130

In effetti poter calcolare a mente, mentre ufficialmente si fa altro, il valore di alcune complicate espressioni algebriche aiuta. Non tanto per le espressioni in sé, figuriamoci, che tanto, se serve, va bene anche sedersi un attimo a tavolino con penna e carta, quanto piuttosto per una tendenza che in presenza di certe potenzialità si sviluppa direi naturalmente.
E' noto come il valore assunto da alcuni parametri in gioco in qualunque attività possa indicare che è meglio modificare man mano un comportamento in atto. La tendenza che si sviluppa è a tenere sotto controllo il valore assunto nel tempo da quei parametri, quasi involontariamente.
Esempio banale. Ci si può chiedere quanto manchi all'arrivo a quell'edicola che si vede lì, più avanti, lungo il Corso. Se, senza averle contate, si sa che da qui a lì ci sono circa 30 auto parcheggiate una dietro l'altra, che occupano almeno 4 metri di spazio ciascuna, e in più c'è un 10% del totale da aggiungere per via degli inevitabili spazi morti esistenti in quel tipo di parcheggio, ne viene fuori un'espressione semplice semplice e da Qi "maggiore di 130" sarà la risposta corretta da dare a chi ce l'aveva chiesto anche senza dirlo, magari.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bari-Napoli 1-2.

Anonimo ha detto...

Lazio-Roma 1-0, almeno per ora.

Anonimo ha detto...

Ora 1-1.

Anonimo ha detto...

E ora 1-2.

Sogno ha detto...

Farsi un minimo di programmazione delle cose e conoscere punto di arrivo e punto presumibile di partenza, è senza dubbio un'attività necessaria e intelligente. Ma poi si può andare anche d'istinto. Che se tra qui e l'edicola qualcuno ti prestasse un monopattino, potresti avere anche soluzioni inaspettate. Molto interessante il post sull'equilibrio e le famose condizioni al contorno ... che brutta parola, condizioni! Ciao!

sblogged ha detto...

D'istinto si può andare, e spesso si va infatti. Poi si torna alla ragione, in genere. Condizioni al contorno? Poco olio e non fritto. Ciao atté!