20090402

Vincenzo

Sto per concludere quest'ennesimo esperimento. Bisognerebbe, in generale, prima chiedere e poi dedurre, per capire, ma lasciamo perdere. Parlo, quindi, di mio nonno. Il mio nonno materno di cui, purtroppo, mantengo solo ricordi fotografici.
Era sicuramente un rivoluzionario, per l'epoca. Sposare una straniera, per giunta una Slava, in pieno ventennio. Continuare a fare l'operaio per vivere, poi divenire "proto" nella tipografia più importante della sua città. Poi, dopo tanto, provare a mettersi in proprio, contando molto anche sull'apporto del figlio (il mio caro zio del post Volkswagen, all'interno dell'esperimento) e lasciando alla figlia (mia madre) l'onere degli studi in Lettere. E rinunciare anche alla passeggiata domenicale, quando non si poteva rinunciare nemmeno alla stampa di un annuncio di un'improvvisa dipartita.
Domenica sarebbe il suo onomastico.

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