Eravamo in una specie di enorme villa comunale, come quella di Benevento ma molto più grande. Eravamo io ed il mio capo di Roma di 10 anni fa, oggi felicemente in pensione. Lui mi parlava di tante cose, e questo non mi sembrava strano in realtà. Poi mi dice di volermi far entrare in una sua casa che aveva comprato all'interno della villa e io accetto, più per cortesia che per altro. Camminiamo, camminiamo, ma la strada non finiva mai. Alla fine del sogno, quando mi sono svegliato con un forte mal di testa (scomparso poi completamente col primo caffè, alle 4 circa), la casa sembrava ancora lontana e lui continuava a parlarmi.
...
Alle 13 e 15 di oggi (25 minuti fa) mi chiama da Roma, in modo assolutamente inaspettato, il successore di quel mio capo di tanti anni fa. Mi chiede lumi su come si possano rintracciare gli autori (docenti universitari lombardi) di alcuni software che anche io usavo dieci anni fa (e la cosa mi sembra davvero assurda, ma io fornisco lo stesso le informazioni ancora in mio possesso) e che il mio ufficio aveva da loro "comprato" attraverso delle apposite convenzioni. Mi chiede poi di alcune routine in Fortran 90 che lui, sempre il mio ex capo, amava sviluppare e che a me sembravano proprio oscure. Noi parlavamo molto dei problemi da risolvere e poi lui, di notte, ci lavorava e la mattina arrivava con il "prodotto", che puntualmente necessitava di altri aggiustamenti. In un percorso che non si completò mai.
...
Forse ho capito il sogno. E forse pure il mio capo.
Nessun commento:
Posta un commento