20090325

Venezia Lido

Sera tardi. Su di un intercity partito da Milano in un pomeriggio inoltrato d'inizio inverno, di quelli che confonderesti già con una notte piovosa, mi preparo a scendere dopo aver lasciato Mestre, in quei pochi minuti che ancora mi restano da trascorrere nell'ormai vuoto scompartimento di seconda.
Poco dopo scendo le scale e affretto il passo. Ho visto l'1 arrivare e a me piacciono pure, in fondo, tutte quelle fermate, quel penetrare fin quasi dentro enormi palazzi vuoti, solo apparentemente vuoti. Tra l'altro non so bene con che frequenza passano gli altri battelli, di sera. 40-45 minuti dopo sono al Lido. Mi accoglie una nebbia particolare. L'appuntamento è a mezzanotte a via Zulian e decido, quindi, di fare il giro passando da Mirco.
Il Lido, per me, è anche Mirco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche martedì scorso ero a Venezia e, ormai, mi viene spontaneo pensare al Signore delle acque. E' bellissimo il tratto da Mestre a Venezia, quando pian piano si entra in laguna e l'acqua prende il sopravvento sulla terra. Le isolette che spuntano, basse, a pelo d'acqua, solo un po' di vegetazione. Le montagne all'orizzonte a sx, se la giornata è limpida; un grigiore uniforme, senza soluzione di continuità tra acqua e cielo nelle giornate di pioggia; il nulla assoluto in quelle di nebbia. Non conosco Mirco, ma mi piace prendere il vaporetto per il Lido. Anche per andare a S. Marco, c'è quello che fa il percorso più lungo e quello che lo fa più corto e veloce. Tempo permettendo, faccio il giro lungo. E' bello sedersi in fondo, all'aperto e godersi la città. Quando si entra in bacino si ha una visione grandiosa, specie col sole. Spero che tu possa tornare presto a Venezia. ciao

sblogged ha detto...

Sempre esagerata con gli appellativi, eh. Vabbuò. E' come dici tu, il paesaggio. Rispetto allo stare all'aperto, nonostante il mio fisico da paura, di notte non è mai stato il mio posto preferito quello dietro (o anche davanti, il preferito della mia sempre scatenata figlia) all'aperto.