20080606

L'anima in azione

Dopo qualche annetto trascorso a leggere e scrivere (più leggere, devo dire) più o meno come sto facendo adesso, posso azzardare un bilancio. Il primo impatto, lo ricordo benissimo, fu tra l'entusiastico e l'euforico, ed il bello è che non capivo il perché. Probabilmente, oggi posso ipotizzare un perché, era l'aver scoperto una sorta di ebbrezza nel poter tenere un diario dialogato e, contemporaneamente, poter leggere diari simili ed introdurmi nei pensieri di altre persone. A qualcuno ho raccontato anche delle primissime delusioni, quando mi vidi cancellati dei commenti e non sapevo neanche che la cosa si potesse fare. Oggi mi rendo conto di quanta ingenuità ci fosse in quelle mie domande che, pubblicamente, avevo osato porre al blogger "di successo" dell'epoca. Oggi non chiederei pubblicamente a nessuno cose analoghe, anche se in un contesto normale sarebbero domande legittime, credo.
Faccio un salto lungo sennò qui stamattina la storia si appisola troppo e passo subito agli alti e bassi che hanno contraddistinto per lungo tempo il mio modo di scrivere, e anche di leggere. Anche lì un perché era difficile trovarlo e ricordo di aver pensato, in molti casi, che episodi singoli avevano reso il mio umore nero, e poteva pure essere plausibile come motivazione degli alti e bassi. Ma oggi, col senno di poi, mi è facile generalizzare di più la motivazione di fondo che mi portava a sbalzi anche dolorosi. La chiamerei "presenza oscura" di componenti non ben identificate viaggianti e che, per le particolari mie condizioni, ero capace di attirarmi addosso. La teoria della presenza oscura è un po' complessa, ma oggi la vedo ben fondata e, nel mio solito approccio gerarchico, mi aiuta a fare il passo successivo nella teorizzazione globale.
Arrivo infatti ai giorni nostri. Ritengo di poter affermare di star godendo di un periodo di notevole serenità anche se, e questo probabilmente non traspare qui, l'ho abbastanza "messo alla prova", diciamo così, in quest'ultimo mese e direi che regge, sì, regge. Quale può essere il motivo? Cosa è cambiato? Ho varie ipotesi che potrei proporre, ma quella che mi sembra più verosimile riguarda la luminosità interiore che mi sento dentro, quel calore interno che mi conforta dalle folate di vento gelido (anche a giugno, sì, anche a giugno) che precedono e seguono le presenze oscure viaggianti, così come le ho chiamate prima. Credo che si tratti dell'anima che agisce, dopo un periodo in cui era stata costretta in un angolo. Credo che sia così.

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