20080604

La ragazza di Roberto

Ieri sera a Ballarò c'era, come al solito seduta in posizione strategica, la ragazza di Roberto. Bella ragazza, come dice già il suo nome, niente da dire, ma ieri era l'esempio vivente di cosa succede quando le donne decidono di fare carriera grazie a quella cosina su cui stanno normalmente sedute.
Brevi cenni storici. La ragazza balzò agli onori della cronaca per lo scandalo cosiddetto "Vallettopoli" per delle foto che ritraevano l'assistente di Roberto, in trasferta da Varese a Roma per i suoi impegni politici, in pose inequivocabili di assistenza spinta, direi. Ma il duro Roberto non si fece intimidire dalle richieste degli spregiudicati paparazzi romani e, anzi, colse la palla al balzo e decise di dichiarare pubblicamente, che coraggio, che uomo, di aver intrapreso una nuova storia d'amore con questa giovane assistente che era molto intelligente, preparata, bravissima. In pratica una tipa tosta che gliela dava spesso e volentieri. Bene. Fin qui tutto ok. Niente di nuovo sotto il sole, si direbbe.
Passiamo dalla storia alla cronaca. Si dice che Roberto abbia lottato non poco per candidare la sua ragazza in Parlamento (la legge ha aiutato non poche segretarie ad avere uno scranno su cui riposarsi dopo le notti insonni di lavoro a cui sono costrette dai loro capi), ma non c'è riuscito, purtroppo. E allora cosa fa il grande Roberto? Cosa fa non appena diventa Ministro? Nomina suo portavoce la sua ragazza. Grande idea! Così stanno sempre assieme, e li si vede spesso, devo dire. Roberto in primo piano e la ragazza subito dietro, in posizione strategica, come ieri sera a Ballarò, appunto. Il massimo è stato quando Massimo ha letteralmente distrutto in diretta Roberto sulla "annosa questione" del 2 giugno, della festa della Repubblica, del tricolore. La ragazza di Roberto lanciava occhiatacce dai suoi begli occhi a colui che osava mettere in discussione le ridicole affermazioni del suo Roberto. Scuoteva la testa, e i suoi bei capelli, quando il conduttore rifaceva certe scomode domande, mentre invece annuiva sorridendo ad ogni replica del grande Roberto, che sosteneva che agli Italiani interessa ben altro che l'unità nazionale. Che scena. Che carriera.