20080519

Il Catania è salvo

Ieri pomeriggio era uno di quei pomeriggi che chi ama il calcio li aspetta da un anno e forse più. Il Campionato di Serie A che arriva all'ultima giornata senza che siano ancora certi vari verdetti. Una pacchia, anche perché non si trattava di verdetti che riguardavano il Napoli, ovvio. L'ideale per seguire con grande attenzione, ma lucidi, perfettamente lucidi. Io e mia figlia, con gli altri 2 componenti della famiglia appositamente allontanati per tempo.
Per non dilungarmi troppo vado subito al punto, che poi è sintetizzato già nel titolo. Passano pochi minuti dall'inizio e la Roma segna superando l'Inter di un punto, quel tanto che sarebbe bastato per una beffa gigante, e direi ingiusta, ai danni dei Campioni d'Italia in carica. Passa tutto il primo tempo e la Roma resta virtualmente con lo scudetto cucito sulla maglia. Nel secondo tempo, però, ecco che a Parma c'è la svolta. Entra il capocannoniere dell'Inter e segna, in rapida sequenza, ben 2 reti. Il boato da Catania, quando l'Inter torna ad essere prima in classifica, è enorme. Lo sento anche io a centinaia di chilometri ed anche Simona Ventura, ingenuamente, si chiede in diretta il perché di tanta gioia siciliana, visto che, perdendo, il Catania sarebbe comunque stato retrocesso, anche con l'Inter in vantaggio sul Parma, per via dell'Empoli che stava avanzando di 3 punti. Perché tanta gioia? Risposta ipotizzata: il Catania alla vigilia scommette sulla vittoria dell'Inter e consente alla Roma il vantaggio iniziale a patto che, in caso di inutilità di tale vantaggio, la Roma consenta il pareggio. Logica come risposta? A me sembra di sì. In effetti, a 5 minuti dalla fine, il Catania segna ed è salvo. Chissà se Simona Ventura ha capito perché il boato c'è stato più al vantaggio interista che al pareggio rosso-blu. Chissà.