20110111

La derivata destra

Mai come dopo un lungo periodo di vacanze, non personale, ma personalmente e distintamente (sembro Cetto...) osservato in queste comunquemente (ecco, mi mancava) passate 3 settimane, emerge chiara l'esistenza di un potenziale punto di discontinuità nelle nostre abitudini. Mi spiego.
Partiamo dalle funzioni vitali: dormire, mangiare, bere, fermiamoci a 3. E' stato talmente grande lo sconvolgimento in vacanza dell'orario a cui si va a letto, del cosa, del quanto e del quando si mangia e si beve che in pratica abbiamo dimenticato come ci eravamo abituati a fare prima del 20 dicembre scorso. Si crea cioè una discontinuità in una ipotetica rappresentazione grafica di ciascuna abitudine rispetto al tempo. Ed è una grande occasione per cambiare. Se per esempio nel corso del 2010 mi ero abituato a fare colazione alle 8, a prendere un caffè alle 11, all'aperitivo delle 13 prima del pasto, al tè delle 17 (questa mi sembra un'abitudine eccessivamente British per essere credibile qui, ma non importa), alla cena delle 21 ed al superalcolico delle 23, ecco che finalmente ho l'occasione di eliminare ciò che delle abitudini non mi piaceva aver acquisito, e lo posso fare davvero in un attimo. Tantissime persone cominciano infatti giustamente la dieta a gennaio (di ogni anno).
E lo stesso si può dire di tantissime altre attività. Ho come la sensazione che in questi giorni si possa davvero reimpostare un po' tutto con più facilità. Addirittura si può intervenire su quei comportamenti che davvero ci complicano parecchio la vita una volta divenuti abituali. Vediamo come si deve operare. Prendiamo un'abitudine che ci sta sullo stomaco da parecchio e proviamo a renderla visibile ai nostri occhi con un grafico scegliendo come ordinate una scala di valori che ne rappresenta la sua principale caratteristica e come ascisse il tempo in modo che si possano in un segmento racchiudere uno o più anni di auto-osservazione. Se, come spesso accade, ci si è attestati su un valore più o meno costante della caratteristica prevalente dell'abitudine in esame, avremo più o meno una retta parallela all'asse orizzontale del tempo, fino al 20 dicembre scorso. Poi parte la fase "caotica" delle ultime 3 settimane, che su una scala del tempo in cui c'è un anno o più sarà rappresentata da poco più di un punto, fase nella quale l'abitudine è inevitabilmente saltata insieme a tante altre. E poi, ecco la fase progettuale. Impongo io il valore che voglio sia mantenuto nel futuro, la derivata destra di questa funzione apparentemente costante, ma che rendo viceversa discontinua con una derivata sinistra (il passato) che non mi piaceva più e appunto quella destra che è il valore a cui voglio attestarmi per i mesi a venire. Ne verrà fuori una specie di gradino, in salita o in discesa, dipende da come ho impostato la scala delle ordinate, che salirò o scenderò senza particolari problemi in questa fase. E poi? Poi si vedrà.