20100917

41 e sentirli tutti

A mia volta mi fido del mondo,
non ti dico le botte che prendo.
Non c'è modo di starsene fuori
da ciò che lo rende tremendo e stupendo.
La canzone rimasta nel vento,
le sorprese che fa il firmamento
ed i primi che mangiano tutto
e gli ultimi pagano tutto quel conto.

Per il cielo è un po' presto,
per l'inferno non c'è posto,
per qualcuno è solo buio pesto.

A mia volta ti apro la casa
e ti trovi davanti un vampiro,
che a mia volta devo succhiare
tutto l’amore che riesco a rubare per me.
La linea sottile fra baciare e mangiare,
la linea sottile fra venire e partire.
C'è una linea sottile fra star fermi e subire.
Cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?

A mia volta non smetto di andare
anche se non si sa ancora dove.
A mia volta invecchio alla svelta
perché non rinuncio a una certa illusione.
Una faccia che sembra destino
ed un vecchio che torna bambino.
E traguardi che sono partenze
e un tramonto che sembra mattino.

Per il cielo è un po’ presto,
per l’inferno non c’è posto,
per qualcuno è solo l’antipasto.

A mia volta mi lascio un po' stare
e mi faccio un periodo di mare.
Che a mia volta non è che mi cerco,
che poi non si sa cosa posso trovare da me.
La linea sottile fra il tuo bene e il tuo male,
la linea sottile fra dormire e sognare.
C’è una linea sottile fra tacere e subire.
Cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?

Vuoi vedere che non era niente,
vuoi vedere che era già tutto lì.
Vuoi vedere che è venuto il tempo
e che è facile cosi.
Fra la voglia e il piacere,
fra la noia e il bicchiere.
C’è una linea sottile fra aspettare e scoppiare.
Cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?

La linea sottile fra baciare e mangiare,
la linea sottile fra venire e partire.
C'è una linea sottile fra star fermi e subire.
Cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?