20090924

Età

Sarà che il tema in questi giorni mi è caro, o sarà soltanto che le cose che scrivo sono come lo sfogo di miei pensieri compressi (forse perché da me non pienamente compresi) e, non pretendendo mai di insegnare nulla ad alcuno, servono sostanzialmente solo a me, fatto sta che stamattina devo dire 'sta cosa sull'età.
Prendiamo per buono l'assunto che la velocità di un elettrone non superi mai l'1% di quella teorica della luce nel vuoto (assunto a cui si arriva dopo banali passaggi algebrici a partire da noti assiomi di Fisica quantistica per i quali si rimanda ai tanti testi reperibili anche in rete). Poi, a vantaggio di prudenza di calcolo, ipotizzando che in un atomo dei tanti che mi costituisce tale velocità sia pure soltanto la decima parte dell'1% dei famosi 300mila km/s per via delle tante possibili resistenze in un ambiente decisamente diverso da quello vuoto della teoria quantistica come può essere un (bel) corpo umano, contiamo quanti giri fa un mio elettrone intorno ad uno dei miei nuclei preferiti in un solo giorno sulla Terra. La velocità, abbiamo detto, la poniamo pari a circa 300 km/s; la lunghezza di un giro attorno ad un nucleo sarà un numero che si misurerà in frazioni di micron, ma allunghiamola per semplicità fino alla misura tonda di 1 micron, sempre a vantaggio di prudenza. Un micron è un millesimo di millimetro (è noto che il diametro della nube elettronica intorno ad un nucleo è di circa altri 4 ordini di grandezza inferiore), e quindi un milionesimo di metro ed un miliardesimo di kilometro. Pertanto in un solo secondo, a 300 km/s e nelle semplificatorie ipotesi suffatte, l'elettrone si fa 300 miliardi di giri.
Ero partito volendo calcolare i giri in un giorno, ma mi voglio fermare qui (un giorno è pari a più di 86mila secondi) e riscrivo: in 1 secondo del tempo così come siamo abituati a misurarlo un elettrone si fa almeno 300 miliardi di giri intorno al suo nucleo, e sono stato super-cauto nelle ipotesi del calcolo, ottenendo l'effetto di un forte "rallentamento" della reale velocità dell'elettrone, giusto per non esagerare con il risultato finale.
Chiusura: se immaginiamo ora un uomo come un universo (e più mi guardo attorno e più credo che sia così) e volessimo misurargli l'età usando come unità di misura i giri di un suo elettrone intorno ad un suo nucleo non sarebbe una follia? E perché allora ci ostiniamo a misurare l'età dell'Universo (uno dei tanti universi possibili se usciamo solo per un attimo dai soliti schemi antropocentrici) in giri che fa un suo pianeta qualunque come la Terra intorno ad una sua stella qualunque come il nostro amatissimo Sole? L'Universo potrebbe avere anche un solo istante di vita se decidessimo di usare una unità di misura più consona alle sue dimensioni, esattamente come facciamo quando diciamo che un uomo ha 40 anni solari di vita, per esempio.

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