20090206

Presenze

Trovarsi seduto con un numerino in mano, in attesa. Lo sguardo che cade ciclicamente sul cassiere calvo che, metodicamente, taglia l'angolino dell'assegno versato dal cliente di turno. Poi sulla porta girevole che fa posare chiavi e cellulari in cassettine metalliche prima di consentire gli accessi. Poi sulle scarpe, le mie, queste Geox che hanno fatto già 1200 chilometri, oggettivamente vissute. Specie se paragonate a quelle lucide dei promotori finanziari che accompagnano clienti anziani, un po' confusi più che rassicurati da quei giovanotti così premurosi.
A un certo punto un odore, inconfondibile. Il dopobarba di papà, assaporato fin da piccolo, e poi fino all'ultimo saluto. Mi giro di scatto. Non era lui.
Ma so che è qui con me, adesso.

4 commenti:

scalzasempre ha detto...

la percezione di un ricordo per fortuna ha mille porte che lasciano presente passato e futuro accanto, nell'unica dimensione che dovrebbe essere considerata: l'esistenza.

sblogged ha detto...

Un bacio.

Anonimo ha detto...

endless love. Ci vuole molta sensibilità per sentirlo. notte

sblogged ha detto...

Yes, it's endless love.