20080828

Abbasso le cerniere

Premessa sul concetto di vincolo e di grado di libertà (volendo, per maggiori dettagli, si può andare anche a consultare un testo qualunque di Scienza delle Costruzioni o di Meccanica Razionale, ma non lo consiglio a chi non ama il genere). Se blocco un certo tipo di spostamento attraverso un vincolo si crea una sollecitazione interna al materiale di cui è fatto il vincolo. Se non lo blocco, quel tipo di spostamento dico, non si crea quella determinata sollecitazione interna.
Giusto un esempio. Appendo un oggetto ad un chiodo. Lo vincolo cioè a rimanere appeso. La forza verticale dovuta al campo gravitazionale terrestre crea uno sforzo di taglio, che è la sollecitazione interna che si crea. Se per ipotesi il chiodo è mezzo fuori e mezzo dentro con l'oggetto appeso alla sua estremità, allora è possibile che si crei anche flessione nel resistere alla forza verso il basso e le fibre superiori della parte di chiodo mezzo fuori saranno tese. E' un casino, lo so. Meglio i testi che citavo sopra, forse. Vado avanti.
Le cerniere. Le cerniere sono dei vincoli. Avete presenti le porte? Stanno attaccate al muro mediante un paio di cerniere (anche 3 a volte) e possono perciò ruotare e consentire il passaggio delle persone e poi la privacy, una volta chiuse. Giusto? Ecco, le odio per questo. Consentendo le rotazioni, e le aperture e le chiusure della porta, non subiscono il momento flettente, che è la sollecitazione che si crea quando le rotazioni si bloccano. Io sono il contrario di una cerniera. Non amo le rotazioni e mi becco tanto momento flettente. Prima subivo questa cosa. Ora mi sento d'acciaio e l'acciaio è il materiale ideale per far fronte al momento flettente.
A volte, poi, abbasso pure le cerniere, ma solo quelle doc.