20080522

Consiglio di minestra

Consiglio di minestra, ieri qui a Napoli. Linea dura, durissima, di Silvio Berlusconi per provare a fronteggiare (come dice il testo del decreto legge) e risolvere (come tutti ci auguriamo) l'emergenza rifiuti. In realtà, per me, è la solita minestra riscaldata, proposta come invenzione del grande chef.
Primo. Si propone la realizzazione di ben 4 inceneritori nel raggio di pochi chilometri per poter bruciare di tutto, pure forse qualcosa che le imprese del Nord in passato venivano a sotterrare qui dove si trovava sempre qualcuno con il pezzo di terra disponibile all'uso. Questo perché oggi un inceneritore moderno vale quanto 15 automobili in moto (questa battuta che ha fatto ieri il Presidente sarà di Veronesi) e la cosa, al limite, mi potrebbe pure interessare se avessi una bella impresa per provare a vincere qualche garetta e costruirli, ma temo che le gare le vincerà una municipalizzata di Brescia, così, a sensazione.
Secondo. Si dice che non saranno tollerate manifestazioni di dissenso di alcun tipo in prossimità dei siti individuati per essere attrezzati a discarica, pena il carcere, e tali aree saranno, o forse già da oggi sono, praticamente zone militari, difese dall'Esercito. Su questo perfino il Ministro della Difesa si è mostrato preoccupato, consapevole come è che l'Esercito in strada significa effetto Kabul in Campania, con dei ragazzini a fare la guardia con dei potenti fucili in mano (sarà che ancora ricordo il rinculo sulla spalla destra di certe bestie con cui mi allenavo a Persano tanti anni fa pure io).
Terzo. Ri-Bertolaso. Speriamo bene.